Nosy Be è una piccola isola tropicale (circa 300 kmq) , situata nel canale del Mozambico, ad 8 km dalla costa del nord del Madagascar, con cui è collegata attraverso diverse barche veloci al porto di Ankify e da qua alla città di Ambanja.

 

E’ conosciuta anche con l’appellativo malgascio “nosy manitra”, cioè isola profumata, grazie al profumo di spezie, ylang ylang, frangipane, vaniglia, che si sente ovunque. Le coste dell’isola sono frastagliate, con belle insenature. L’entroterra è piacevole, collinare con 12 laghi che occupano i crateri vulcanici sulle pendici del Mont Passot , un’ importante riserva idrica per gli abitanti dell’isola.

 

La straordinaria biodiversità e la natura sono la grande ricchezza del Madagascar. E’un habitat straordinario per specie uniche al mondo, piante ed animali, tra cui tartarughe, camaleonti e baobab, ma anche diverse specie di lemuri, di cui il macaco (Eulemur macaco) presente solo sull’isola di Nosy Be e nella vicina Nosy Komba. Meritano attenzione anche gli uccelli, che attirano amanti del birdwatching provenienti da tutto il mondo.

 

Anche la barriera corallina di Nosy Be è la terza al mondo per biodiversità dei coralli. Si trovano oltre 2500 specie fra coralli molli e duri, per la gioia degli amanti delle immersioni e dello snorkeling. L’arcipelago di Nosy Be ha un grande fascino dovuto alla molteplicità dei suoi paesaggi: si passa dalle spiagge di sabbia vulcanica a quelle bianche o coralline delle altre isole che ne fanno parte, tra cui Nosy Tanikely, Nosy Sakatia, Nosy Komba, Nosy Iranja, Nosy Fanihy, Nosy Faly.

 

 

Altra ricchezza del Madagascar è l’incredibile mescolanza di razze ed etnie avvenute nel tempo.

 

I Malgasci sono infatti un popolo che discende da navigatori che colonizzarono l’isola provenendo da Malesia e dall’Indonesia, e mescolandosi all’ancestrale popolo dei Vazimba; successivamente giunsero poi i Portoghesi e i Francesi.

 

Oggi gli abitanti del Madagascar sono suddivisi in 18 etnie, in armonia tra loro, ciascuna con dialetti, riti religiosi, credenze nei poteri occulti differenti. L’unico elemento in comune tra le varie etnie sono i “fady” (tabù) ed il culto degli antenati.

 

Professano infatti diverse religioni (islamica, cristiana) ma nel loro animismo ancestrale molti fenomeni o cose appartenenti alla Natura sono pervasi da spiriti benigni che mettono in contatto cielo e terra, uomo e divino e quindi degne di rispetto e culto.

 

I Sakalava, etnia prevalente a Nosy Be hanno origini africane, molto antiche (probabilmente arrivati con flussi migratori di popoli bantu).

 

Il nome di questa etnia deriva dall’arabo saqaliba e indirettamente dal latino esclavus (“schiavo”). Sono un popolo il cui sostentamento è centrato sull’allevamento di zebù, sulla pesca, sulla coltivazione di manioca, riso, mais, ylang ylang e spezie. Venerano i defunti e luoghi sacri naturali, con rituali molto suggestivi. Le loro tombe sono costruite principalmente in legno e spesso decorate con sculture con soggetti erotici come messaggio di fecondità.